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Anche l’Agenzia regionale della protezione civile ha al suo interno funzionari e volontari specializzati in materia di salvaguardia dei beni culturali in situazioni di emergenza di protezione civile

operatori

A seguito del sisma del Cento Italia, è emersa da parte del Dipartimento della protezione civile e del Ministero della Cultura l’esigenza di informare gli operatori – funzionari - delle pubbliche amministrazioni coinvolte nella gestione delle emergenze sui beni culturali riguardo l’attivazione e il funzionamento delle strutture del Servizio nazionale della protezione civile e dello stesso Ministero, e si è manifestata anche la necessità di accrescere la capacità tecnico-operativa del volontariato specializzato a supporto delle attività di salvaguardia dei beni culturali messe in azione dal MiC durante le emergenze di protezione civile.
Questo percorso formativo è nato pertanto dalla sinergia tra il DPC ed il MiC, che insieme hanno individuato e definito criteri e modalità omogenei nella realizzazione di un corso rivolto ai funzionari delle pubbliche amministrazioni e agli appartenenti a organizzazioni di volontariato che possano essere impiegati a supporto degli interventi attivati dai Segretariati regionali del MiC, allo scopo di salvaguardare i beni culturali quando si verificano sul territorio situazioni di emergenza di protezione civile.
Sono stati, di conseguenza, definiti i format e i contenuti di un corso articolato in due distinte tipologie formative che si svolgono in parallelo: la prima rivolta ai volontari iscritti alle organizzazioni di volontariato di protezione civile, la seconda destinata al personale del Ministero della Cultura, delle Regioni e di ulteriori Enti pubblici che potrebbero essere coinvolti nelle attività di messa in sicurezza dei beni culturali.
 Il corso è articolato in cinque moduli – di cui il primo e secondo sono in comune nelle due tipologie formative, e trattano argomenti quali le competenze del Servizio Nazionale e Regionale della protezione civile, l’organizzazione e le competenze del Ministero della Cultura, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il ruolo Comando Tutela Patrimonio Culturale del Carabinieri e della Conferenza Episcopale Italiana in materia di salvaguardia dei beni culturali in attività di protezione civile. 
Seguono poi il terzo e quarto modulo, dove per i volontari la formazione tratta approfondimenti sulle procedure e misure per la movimentazione, l’imballaggio, la schedatura e il trasporto dei beni culturali mobili, la pianificazione dell’intervento di recupero dei beni, il corredo tecnico riguardante i materiali e attrezzature nonché le tecniche di movimentazione e trasporto degli stessi.
Il terzo e quarto modulo per i funzionari è incentrato sull’illustrazione e compilazione degli strumenti schedografici per il rilievo del danno e la messa in sicurezza dei beni mobili, e garantiscono, tra le altre cose, la tracciatura degli stessi beni dal sito del prelievo al successivo deposito.
Il quinto modulo riguarda la realizzazione di un’esercitazione pratica, obbligatoria ai fine della validità del corso, che rappresenta il cuore pulsante di questo percorso formativo e prevede il coinvolgimento concomitante dei funzionari e del volontariato con la realizzazione di interventi operativi riguardanti recupero, schedatura e imballaggio dei beni nella simulazione di uno scenario di evento post sisma.
L’esercitazione, svolta presso la Chiesa Grande e il Cortile delle Carrette del Complesso Monumentale del San Michele, ha visto la composizione di squadre miste di intervento, costituite da funzionari del Segretariato Regionale del Lazio, dell’Agenzia regionale della Protezione civile, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e del Comando Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri, sotto la supervisione di referenti del Dipartimento della protezione civile. 
Sono stati così formati e specializzati complessivamente 40 funzionari e 40 volontari appartenenti alle Organizzazione di Volontariato, caratterizzate dalla specializzazione “Beni Culturali”, in base al relativo regolamento regionale .